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COMUNICATO STAMPA

La zuppa di plastica del Mediterraneo


 

“ Ogni anno nel mondo vengono prodotti circa 300 milioni di tonnellate di plastica e si pensa che fino a 12 milioni di tonnellate finiscano in mare. La microplastica è costituita da quei frammenti di plastica più piccoli di 2 millimetri che, per quanto non visibili ad occhio nudo, sono stati trovati a galleggiare pressoché ovunque nel Mediterraneo, con concentrazioni tra le più alte al mondo. Ad esempio, nel vortice subtropicale del Pacifico settentrionale nel 1999 sono stati stimati circa 335.000 frammenti di plastica per km2, mentre in Mediterraneo si parla di una media di circa 1.25 milioni. Nel tratto di mare tra la Toscana e la Corsica è stata rilevata la presenza di circa 10 kg di microplastiche per km2, contro i circa 2 kg presenti a largo delle coste occidentali della Sardegna e della Sicilia e lungo il tratto nord della costa pugliese ”.


 

 

Stefano Aliani

Ismar-Cnr da Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr)

sezione Comunicati Stampa

15/ 12/ 2016

M a r e   n o s t r u m
M a r e   di   p l a s t i c a


In una vasta area tra Toscana e Corsica sono stati trovati fino a 10 kg di microplastiche, particelle più piccole di 5 millimetri, per chilometro quadrato.

Tomaso Fortibuoni, Francesca Ronchi    
ISPRA ACQUE MARINE E COSTE Ideambiente N°03, 2017

Spiagge di microplastiche. I risultati di DeFishGear.

Oggetti di plastica che si frantumano, reti da pesca che si usurano, granelli di plastica usati dall’industria (tecnicamente virgin pellets) che si sbriciolano. Così si formano le microplastiche, particelle più piccole di 5 millimetri che un gruppo di ricerca cafoscarino ha cercato e studiato nell'ambito del progetto europeo DeFishGear.

Obiettivo saperne di più su questo tipo di inquinamento e i possibili rischi per gli ecosistemi (e per l’uomo), ma anche sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di ridurre la dispersione di rifiuti nell'ambiente costiero e marino. I risultati del progetto sono stati presentati a Ca’ Foscari nel corso dell’ultima edizione di Venetonight, la notte dei ricercatori.

Il professor Giulio Pojana del Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali e i ricercatori Davide Marchetto e Aurelio Latella hanno condotto alcune campagne di monitoraggio per individuare la presenza e la natura di rifiuti e detriti di plastica in un’area costiera del litorale veneziano, in particolare agli Alberoni sull’isola del Lido e sulle acque superficiali davanti la bocca di porto di Malamocco.  Le ricerche hanno permesso di individuare particelle di vari materiali plastici, composte principalmente (in ordine di numerosità) da Polietilene (PE), Polipropilene (PP), Polistirene (PS) e Polivinilcloruro (PVC). Di particolare rilievo è stato il numero di frammenti e film di Polietilene e Polipropilene ritrovati, oltre che di schiume di Polistirene espanso.

Sono state trovate fino a 2350 particelle di microplastiche per metro quadro di spiaggia. Il campionamento delle acque superficiali alla Bocca di Malamocco, nell’autunno 2015, ha anch'esso rilevato la presenza di una notevole quantità di microplastiche flottanti, fino a 23.0000 particelle per chilometro quadro.

Nonostante il numero elevato di particelle trovato, un confronto dei risultati ottenuti da questa ricerca con quelli disponibili relativi ad altre aree costiere del Mediterraneo ha permesso comunque di classificare l'area oggetto di studio ad un livello medio-basso di contaminazione da microplastiche.

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