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Michela Dal Brollo e Ines Ballesteros, “Gelatinografo”, Living equipment, dal 2020. Materiali riciclati. 

Michela Dal Brollo e Ines Ballesteros,

“Cum panis”, Living equipment, dal 2020.

Memorie future II

Disseminati

Chiesa di S. Osvaldo, Trento

17 - 19 giugno 2023

con Michela Dal Brollo e Ines Ballesteros

 

Disseminare: spargere qua e là (come fa il disseminatore), sparpagliare in più parti, in punti diversi.

Disseminazione indica un movimento ampio, da un punto verso l’esterno, dal particolare all’universale. Da un gruppo di elementi centrale avviene la disseminazione, che crea attorno al punto una rete non sempre coerente di relazioni e connessioni. Con Memorie future la disseminazione umana si rivela nelle tracce che lasciamo nella contemporaneità, negli elementi visibili invisibili che disperdiamo nel mondo. Possono essere presenze più o meno evidenti, portatrici di inquinamento o di valori, frutto di processi artificiali o naturali.

Memorie future è strutturata in due momenti e sedi diverse: Spazio PierA a Trento (26 maggio – 25 giugno) e la Chiesa di S. Osvaldo a Rovereto (17-19 giugno).

La mostra monografica di S. Osvaldo è interamente dedicata al progetto Living Equipment: portable space, di Michela Dal Brollo e Ines Ballesteros, e si articola tra le loro invenzioni visionarie e le documentazioni relative al loro utilizzo in performance effettuate in diverse città d’Europa tra il 2019 e il 2023. L’allestimento è realizzato con materiali di recupero e organizza le opere secondo tre progetti principali descritti in loco.

Il progetto Living Equipment (letteralmente, attrezzatura vivente) si fonda sull'interazione site specific che avviene grazie all nomadismo, la mobilità nella creazione e produzione. Tramite le installazioni nomadi partecipative, non sono solo le opere a muoversi, ma il processo, che viaggia nello spazio urbano e lo occupa, nel reclamo politico dell’arte stessa che rivendica la sua estensione. Le azioni di Living Equipment sono volte al coinvolgimento della comunità locale, nella prospettiva di lasciare una traccia del loro passaggio nei luoghi e nelle persone.  

Con il loro contributo sostenibile, locale e partecipativo, Dal Brollo e Ballesteros lasciano un messaggio di speranza e riscatto estetico che chiude il ragionamento avviato a Spazio PierA con Damiano Tata e Ambra Scali.

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