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Memorie future

Disseminati

con Ambra Scali, Damiano Tata, Michela Dal Brollo e Ines Ballesteros

Memorie future è strutturata in due momenti e sedi diverse: Spazio PierA a Trento (26 maggio – 25 giugno) e la Chiesa di S. Osvaldo a Rovereto (17-19 giugno).

Disseminare: spargere qua e là (come fa il disseminatore), sparpagliare in più parti, in punti diversi.

Disseminazione indica un movimento ampio, da un punto verso l’esterno, dal particolare all’universale. Da un gruppo di elementi centrale avviene la disseminazione, che crea attorno al punto una rete non sempre coerente di relazioni e connessioni. Con Memorie future la disseminazione umana si rivela nelle tracce che lasciamo nella contemporaneità, negli elementi visibili invisibili che disperdiamo nel mondo. Possono essere presenze più o meno evidenti, portatrici di inquinamento o di valori, frutto di processi artificiali o naturali.

L’allestimento, realizzato con tendaggi di sacchi della spazzatura neri, porta ancora una volta l’attenzione sulla disseminazione umana causata dalla bulimia della produzione consumistica. Nella volontà di portare il messaggio della mostra oltre le pareti di Spazio Piera, in occasione del finissage i visitatori saranno invitati a smontare loro stessi l’allestimento, portando a casa un sacco della spazzatura e restituendogli il suo scopo originario. La storia dello spazio è raccontata dall’installazione, che riporta verticalmente i percorsi dei tubi dall’allarme antincendio dell’ex laboratorio.

Memorie future racconta una dimensione ambientale invasa dalla presenza umana e dalle sue scorie, trovando il valore estetico e futuristico che vi è nascosto. In una narrazione distopica, lo spettatore è introdotto in un archivio del futuro, in cui la società contemporanea è ricordata e definita dai suoi scarti.


 

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